Partizioni Disco Rigido: come Partizionare

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Partizioni Disco Rigido: come Partizionare

Mirco B
Pubblicato da Antonio Cantaro in Informazione · 19 Maggio 2015
Tags: MBRpartizionidiscofissoHD
Partizioni del disco fisso

Cosa sono le partizioni

Diciamo subito che le partizioni riguardano il disco rigido e non il sistema operativo, pertanto, quanto dirò, vale sia per Windows, che per Ubuntu, che per qualsiasi sistema operativo utilizzato. Partizionare il disco equivale a dividerlo in più dischi “virtuali”. Ad esempio, è come creare delle stanze, all’interno di un appartamento che era ad ambiente unico. Questo è molto utile, infatti se in un appartamento abbiamo due stanze, di cui una ancora in ottime condizioni e l’altra con muri sporchi, basterà tinteggiare la sola stanza malandata e lasciare inalterata la stanza che è ancora in buone condizioni. Se invece avessimo avuto l’appartamento ad ambiente unico, avremmo dovuto tinteggiarlo per intero anche se erano sporche solo poche pareti. Lo stesso succede col nostro disco rigido. Se lascio un’unica partizione e vi installo un sistema operativo, la stessa partizione conterrà, essendo l'unica, anche i miei file personali. Qualora avessi bisogno di reinstallare il sistema operativo, perderei tutto il contenuto della partizione, compresi i miei file personali (a meno di non fare una copia di sicurezza). Se invece creo due partizioni (Windows le leggerebbe come disco C:\ e disco D:\) in cui, nella prima installo il sistema operativo (disco C:\ di Windows) e nella seconda  immagazzino tutti i miei file personali (disco D:\ di Windows) quali foto, documenti importanti, lavori, film, musica, ecc.., avrò reso indipendenti le due cose. Questo significa che, nel caso in cui dovessi essere costretto a reinstallare il sistema operativo, perderei i contenuti della prima partizione (il disco C:\ di Windows), ma non quelli della seconda (il disco D:\ di Windows). In pratica pur reinstallando il sistema operativo continuerei ad avere tutti i miei file personali. Capite benissimo l’importanza di partizionare un disco con più partizioni. Tornando all’esempio dell’appartamento, il dilemma sorge alla domanda: quante stanze debbo creare nell’appartamento ad ambiente unico? Sicuramente dipenderà da tante cose: grandezza del monolocale  (mq - metriquadri) , numero dei figli, tipo di vita, mobili posseduti, ecc... Lo stesso ragionamento vale per le partizioni, numero tipo e grandezza delle stesse, dipendono dalla capacità del disco (Gb - gigabytes) e dall'uso che intendiamo fare del nostro computer: quanti sistemi operativi installare, quante partizioni archivi volgiamo, ecc...

Come partizionare il disco

Per restare con l'esempio di prima, invece dell’appartamento, supponiamo di avere una casa in campagna con le quattro pareti esterne e con l’interno completamente libero e grezzo. La casa è come un Hard Disk vergine (vuoto). In pratica dispongo dello spazio ma non posso utilizzarlo.


Fig. 1: Disco completamente vuoto, ad esempio un disco vergine o con partizioni eliminate.

Per potere utilizzare lo spazio interno debbo rifinire la casa  (pavimenti, porte, impianti, ecc..). Supponiamo di volere lasciare un ambiente unico. Questo equivale a creare una  partizione grazie alla formattazione, in questo caso (ambiente unico), creeremo una partizione primaria che occupa l’intero disco.


Fig. 2: Disco completamente occupato da una partizione primaria, ad esempio un unico sistema operativo.

Magari voglio dividere la casa in due monolocali autonomi ed indipendenti. Basta dividere la casa di campagna in due e lasciare un ingresso da una parte ed un ingresso dall’altra. In questo caso avremo due partizioni primarie.


Fig. 3: Disco completamente occupato da due partizioni primarie, magari di diversa grandezza. Ad  esempio una installeremo il sistema operativo e l'altra la useremo come disco dati, oppure possiamo installare un sistema operativo  in ogni partizione.

Potrei dividere la casa di campagna anche in tre monolocali con ingresso indipendente. In ultimo ed al massimo, posso dividere in quattro monolocali indipendenti, aventi un ingresso in ognuna delle quattro pareti esterne. In analogia, dirò subito che, in un disco rigido (hard disk), è possibile creare un massimo di quattro partizioni primarie. Questo vale indipendentemente dalla grandezza del disco rigido. Avere quattro partizioni primarie è sicuramente limitativo, infatti se volessi installare diversi sistemi operativi ed avere anche una o più partizioni dati, le quattro partizioni risulterebbero insufficienti.


Fig. 4: Disco completamente occupato da quattro partizioni primarie, abbiamo raggiunto il limite massimo.

Vediamo allora come superare la limitazione delle quattro partizioni. Supponiamo di volere affittare due o tre monolocali indipendenti creati all’interno della casa di campagna. Ad esempio creiamo due monolocali (due partizioni primarie, ma ne potremmo creare anche tre). Ci resterà una parte della casa libera.


Fig. 5: Disco contenente due partizioni primarie e la restante parte del disco  libera e non utilizzata.

Adesso dobbiamo decidere quanto dello spazio libero vogliamo riservarci: tutto o una parte. Se ce ne riserviamo una parte, avremo ancora la possibilità di creare, in seguito un altro monolocale indipendente. Se invece ce lo riserviamo tutto non sarà possibile, in seguito, realizzare il terzo monolocale indipendente. Riservarci un spazio del disco rigido equivale creare una partizione estesa. Quindi una patrizie estesa non è altro che un contenitore vuoto ossia una delimitazione di spazio del disco che noi ci riserviamo. Questo significa che una partizione estesa non può contenere sistemi operativi o file dati.


Fig. 6: Disco contenente due partizioni primarie ed una partizione estesa. Il disco è pieno ma la partizione estesa ha tutto lo spazio "non allocato" (Unallocated) e quindi può contenere delle partizioni logiche.


Fig. 7: Abbiamo riempito la precedente partizione estesa (Fig. 6), con quattro partizioni logiche, ma potevano essere, in numero, sia maggiore che minore. In definitiva,  abbiamo ottenuto sei partizioni (due primarie e quattro logiche), superando il limite massimo imposto delle quattro partizioni primarie.Volendo potevamo inserire, ancora, una partizione primaria ed altre partizioni logiche.

Riepilogando:

Un disco rigido può contenere al massimo quattro partizioni primarie.

Un disco rigido può contenere al massimo tre partizioni primarie ed una estesa.

Non possiamo avere più di una partizione estesa.

Il numero massimo di partizioni logiche è 62.

I numeri riportati sopra rappresentano i massimi, quindi sono possibili tante combinazioni, ad iniziare da una sola partizione primaria.

La partizione (partizioni) primaria può contenere sia sistemi operativi che archivi (musica, foto, documenti, ecc..).

La partizione estesa è, semplicemente, un contenitore che non può ospitate file (sistema operativo, musica, foto, documenti, ecc..) ma può ospitare solamente partizioni Logiche.

Le partizioni primarie e le partizioni logiche non possono ospitare altre partizioni ma solamente file (sistema operativo, musica, foto, documenti, ecc..).

In linea generale, sarebbe meglio, ma non indispensabile (nel caso di Ubuntu), ospitare i sistemi operativi nelle partizioni primarie e gli archivi nelle partizioni logiche. A conferma vi dico che il mio Ubuntu, funziona perfettamente, pur  trovandosi in una partizione logica. Al contrario, i sistemi operativi Windows vogliono una partizione primaria che deve essere pure la prima.

Il File-system

Per creare una partizione dobbiamo procedere alla formattazione con un determinato tipo di file-system. Tornado all'esempio della casa, possiamo dire che il file-system è l'insieme delle rifiniture e dell'arredamento che ci permettono di rendere utilizzabili gli ambienti. Senza entrare nei dettagli tecnici, un file-system comprende i metodi e le strutture di dati, usati da un sistema operativo per la gestione dei file su un hard disk o su una sua partizione. In definitiva, il  file-system è il modo in cui i file sono organizzati sui dischi. Formattare è come creare l'indice di un libro che serve  per indicare dove trovare un capitolo o un paragrafo (cartelle e file). Quando formattiamo una partizione dobbiamo decidere quale file-system utilizzare. Vi sono molti tipi di file-system (ntfs, fat, ext, swap, ecc..), ma noi ne tratteremo solo alcuni, ossia i più diffusi.

ntfs  utilizzato da Windows NT, 2000, XP, Vista e Seven.

ext4 o ext3 o ext2  utilizzato da Ubuntu (Linux) che ha pure la possibilità di utilizzare altri tipi di file-system, da Ubuntu 9.04 in poi, consiglio ext4

fat32 o fat16  utilizzato da Windows 98  e riconosciuto anche dalle versioni successive di Windows. Windows 98 non riconosce ntfs.

Linux-Swap  o Swap  utilizzato da Ubuntu (Linux) per creare una memoria virtuale o RAM virtuale.

NOTA: Ubuntu riconosce e quindi legge e scrive, anche sulle partizioni usate da Windows (file-system ntfs, fat), mentre Windows non riconosce e quindi ignora (come se non esistessero) le partizioni utilizzate da Ubuntu-Linux (file-system ext, ecc..).

Editore di partizioni - Gparted - Operazioni sulle partizioni

GParted

Per tutte le operazioni relative alla partizioni, useremo Gparted. Gparted, pur esssendo completamente gratuito e libero, non ha nulla da invidiare ad altri famosi e costosi editori di partizioni.. anzi..

NOTA: non è possibile modificare le partizioni che sono utilizzate dal sistema operativo in uso.






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22/08/2023
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